Microbioma, la dieta seleziona i buoni e i cattivi

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Il nostro intestino è popolato da miliardi di cellule microbiche, che collettivamente formano il nostro "microbioma". Il microbioma intestinale umano è un ecosistema altamente complesso, che include migliaia di specie diverse, ognuna rappresentata da molti biotipi. Individui diversi della stessa specie microbica hanno differenze importanti nel loro genoma e possono quindi svolgere funzioni anche molto diverse. Attraverso le sue attività, il microbioma è in grado di influenzare la nostra salute attraverso la produzione di metaboliti benefici o dannosi.

In virtù dell'importanza e dell'attualità della tematica, l'Università degli Studi di Napoli Federico II ha attivato nel 2018 una Task Force di Ateneo per gli Studi sul Microbioma. In una ricerca recentemente pubblicata sulla prestigiosa rivista Cell Host & Microbe (https://www.cell.com/cell-host-microbe/fulltext/S1931-3128(19)30041-1) un team del Dipartimento di Agraria dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, insieme a studiosi di altre istituzioni italiane, ha dimostrato che le abitudini alimentari e gli stili di vita sono in grado di agire in profondità su questo ecosistema – molto più di quanto si immaginasse nel recente passato - selezionando biotipi diversi nell'ambito di una specie, Prevotella copri, particolarmente abbondante nel nostro microbioma intestinale. Prevotella copri è una specie importante dal ruolo piuttosto controverso. In alcuni studi è associata ad attività benefiche, in altri sembra che possa predisporre a stati patologici. Cosa può spiegare questo comportamento? La presenza di biotipi diversi. Nell'ambito della stessa specie, a volte si selezionano quelli con attività benefiche e in altri casi quelli che predispongono a malattie. Cosa li seleziona? Molteplici fattori, tra i più importanti la dieta.

Gli studiosi di Napoli hanno messo a confronto il corredo genetico (pangenoma) di Prevotella copri di individui con diverse abitudini alimentari ed hanno effettuato un ulteriore confronto con quello di popolazioni non occidentalizzate. I biotipi di Prevotella copri variano in funzione della dieta e con il livello di occidentalizzazione.

Le diete ricche in fibra, come quella vegetariana/vegana, ed ancora di più quelle delle popolazioni non occidentalizzate (caratterizzata da cibi vegetali non processati), possono selezionare biotipi in grado di degradare la fibra e quindi, potenzialmente, di produrre metaboliti benefici per la nostra salute. Al contrario, il corredo genetico dei biotipi di Prevotella copri selezionati dalla dieta e stile di vita occidentali è impoverito in queste funzioni e questi microbi possono essere associati alla predisposizione a malattie metaboliche.

Questa biodiversità a livello di biotipo è stata finora inesplorata e rappresenta l'oggetto di nuove ricerche di frontiera per una migliore definizione del ruolo del microbioma per la salute umana.

 

 


Redazione

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