I paratesti delle opere a stampa di scrittori classici, greci e latini

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Le opere letterarie difficilmente sono state pubblicate senza essere accompagnate da sezioni che le precedono, le accompagnano o si dispongono nei margini. Nel caso delle stampe di opere di autori antichi greci e latini, queste sezioni (dediche, epistole al lettore, colofoni, indici, commentari, ecc.) furono inserite dai curatori delle edizioni, spesso umanisti e filologi, o dagli stampatori (anch'essi talvolta intellettuali di formazione umanistica).

Se ne parlerà nell'aula Pontano presso la Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti, il 21 e il 22 febbraio 2019 con un convegno dal titolo 'I paratesti delle opere a stampa di scrittori classici, greci e latini, nell'Età moderna (1450-1700) Napoli'.

I paratesti quindi forniscono informazioni, finora poco studiate, sull'interpretazione che si dava di un autore antico, greco o latino, ma anche sul pubblico che queste stampe intendevano raggiungere e sui finanziatori di queste imprese editoriali. I due giorni di convegno che si terranno a Napoli riuniscono alcuni dei maggiori studiosi mondiali del tema e intendono fornire una prima valutazione di questa ricca e scarsamente esplorata documentazione.


Redazione

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