Film d'amore e d'anarchia a i 'Mercoledì dei Classici'

Immagine relativa al contenuto Film d'amore e d'anarchia a i 'Mercoledì dei Classici'

Tornano gli appuntamenti con "I mercoledì dei classici" di Cinema Mon Amour. Il ciclo di quest'anno vuole riflettere sul tema ‘Intorno al '68: venti di ribellione'. Il quarto appuntamento è il 21 novembre 2018 alle 14, con 'Film d'amore e d'anarchia: Ovvero stamattina alle 10 in Via dei Fiori nella nota casa di tolleranza…' di Lina Wertmüller, 1973.

La pellicola sarà introdotta da Pier Luigi Razzano,  giornalista de La Repubblica.

Premio per la migliore interpretazione maschile a Giancarlo Giannini a Cannes e ai Nastri D'argento, il film ci porta indietro nel tempo, ai primi anni Trenta del Novecento, in pieno regime fascista. Il lentigginoso e goffo Antonio Soffiantini detto Tunin, dopo l'uccisione da parte dei carabinieri di un suo compagno anarchico, si reca a Roma per assassinare Mussolini. Nella capitale (vera protagonista del film) egli entra in contatto con Salomè (Mariangela Melato), una bellissima e affascinante prostituta dal volto bianco porcellana la quale lo ospita nella casa di tolleranza in cui lavora, spacciandolo per suo cugino. Qui Tunin si innamora di un'altra prostituta, la dolce e seducente napoletana Tripolina (Lina Polito), alla quale svela la causa che lo ha portato a Roma…

Il film, efficace nella fotografia, nella descrizione psicologica dei personaggi e nella scelta degli ambienti (grazie all'immancabile apporto scenografico di Enrico Job) rievoca le pitture degli artisti del tempo, da Sironi a De Chirico, da Savinio a Donghi. La creativa Wertmüller, prima donna a ricevere una nomination all'Oscar come miglior regista per il film Pasqualino Settebellezze, nonostante le molte critiche (in particolar modo di Lino Miccichè), riesce con maestria a mescolare satira e sentimenti, grottesco e drammatico, maschile e femminile, eros e politica, donandoci una delle sue migliori opere filmiche.

In un'intervista l'autrice dice: "Le ultime ore sono le ultime ore… ultime ore di un condannato a morte libero. In questo caso Tunin andava al casino perché c'era Salomè, che era la sua base logistica, ma nella grande storia di tutti gli anarchici molte volte il casino era il luogo dove ti ricevevano senza fare domande; c'era una mamma, una moglie, una fidanzata, un'amante, una puttana… ma pur sempre una donna… e in qualche maniera era come un ritorno alla madre terra, il ritorno nel ventre, nella culla di una madre che si sta per lasciare".

Assolutamente da non perdere sul grande schermo del Cinema Astra, il film sarà introdotto da Pier Luigi Razzano che scrive per La Repubblica, coordina la redazione della radio dell'Ateneo Federico II, ed è tra i fondatori e organizzatori della festa del libro "Un'Altra Galassia". 

 

Emmanuele Stanziano

Corso di Laurea Magistrale in Filosofia

I film e gli ospiti del mercoledì di Cinema, mon amour, offrono l'occasione di ritornare su aspetti socio-culturali che hanno attraversato le esperienze internazionali del Secondo Dopoguerra, e di creare una rete di discorsi che metteranno in relazione la ricerca di tanti docenti dell'Ateneo, gli studenti e la cittadinanza legati a temi argomentati dai giovani in rivolta del '68 

L'appuntamento si inserisce nel ‘cartellone' F2 Cultura 2018/2019, il programma d'iniziative culturali dell'Ateneo, che si rivolge ai cittadini, alle scuole e alla comunità tutta.

Allegati:


Redazione

c/o COINOR: redazionenews@unina.it