Prima tappa del Tour la Piccola America

Immagine relativa al contenuto Prima tappa del Tour la Piccola America

Gli studenti del III anno del dipartimento di architettura della Federico II guidati dal professore Giovanni Multari hanno intrapreso la prima tappa del Tour la Piccola America, seconda tappa dello studio sui territori non standard in accordo con ENSA Nantes. Primo impatto con la realtà di questi territori è avvenuto al belvedere di Rosarno, dove gli studenti hanno potuto approcciarsi a questo territorio racchiuso tra due promontori. Segue la visita al parco fluviale della biodiversità, terreno confiscato alla ndrangheta, dove venivano sversati rifiuti e oggi area di opportunità non solo dedicate al tempo libero ma anche e soprattutto a livello produttivo grazie ad un partenariato che oggi conta circa 10 persone.

 Il pomeriggio è entrato nel vivo della ricerca con l'incontro all'auditorium comunale di Rosarno, dove insieme al padrone di casa, il sindaco Giuseppe Idà, sono intervenuti l'architetto Domenica Corigliano dal comune, Fabrizio Sudano, direttore del museo archeologico di Medma e dirigente della soprintendenza, Salvatore Greco dell'ordine degli architetti di Reggio Calabria, Don Pino Varrá che ha evocato il tema della città delle persone, Nino Quaranta, presidente della cooperativa Mani e Terra con la sua città del lavoro; il sopralluogo e la discussione hanno evocato anche altri possibili temi di ricerca per questo territorio come la città solidale, la città pubblica, la città delle reti, la città dell'architettura e infine la città che si attiva di Angelo Carchidi, dell'associazione Kiwi, che a chiusura della giornata ha accompagnato gli studenti con cassa portatile che corredava il percorso attraverso i luoghi più emblematici con una emozionante colonna sonora; luoghi illustrati anche nel libro colto e denso da loro pubblicato.

Oggi gli studenti continuano il tour della piccola America, ancora oggi territorio ‘fertile' in tutte le sue contraddizioni: il porto di Gioia Tauro, l'antica Medma, il campo migranti di San Ferdinando, il litorale Costiero e i boschi di ulivi secolari.


Redazione

c/o COINOR: redazionenews@unina.it