'Stranieri residenti. Una filosofia della migrazione'

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Proseguono gli appuntamenti promossi dalla Fondazione Premio Napoli per favorire la lettura e il dibattito culturale e civile nella città. Nell'ambito della 64esima edizione dello storico riconoscimento alla letteratura italiana, Donatella Di Cesare, autrice del volume "Stranieri residenti. Una filosofia della migrazione" (Bollati Boringhieri, 2017), dialogherà con lettori e studenti il 17 ottobre 2018, alle ore 11, presso l'aula 4 della sede centrale dell'Università degli Studi di Napoli Federico II (Corso Umberto I).

L'incontro sarà aperto dai saluti di Arturo De Vivo, Prorettore dell'Ateneo federiciano, e Domenico Ciruzzi, Presidente del Premio Napoli, e verrà coordinato dai docenti di Letteratura Italiana Vincenzo Caputo e Pasquale Sabbatino. Seguirà il dibattito con l'autrice.

«Discutere con Donatella Di Cesare del suo volume "Stranieri residenti" – dichiara Vincenzo Caputo – significa ripensare, in modi nuovi, alla scottante questione dell'immigrazione in relazione alla mai tramontata categoria di "stato-nazione". Gli studenti della Federico II potranno quindi interrogarsi sulle grandi problematiche della contemporaneità attraverso modi e contenuti, che si configurano come alternativi rispetto alla veloce retorica parolaia dei nostrani mezzi di comunicazione. In particolar modo la discussione verterà sui fantasmi soprattutto otto-noveparolaia centeschi di "suolo" e "sangue", i quali rappresentano, lo ha sottolineato con forza Di Cesare, i cardini della discriminazione».

Finalista al Premio Napoli 2018 per la sezione Saggistica, Donatella Di Cesare invita alla riflessione sul significato attuale del migrare, legato alla figura dello "straniero residente".

«Il libro di Donatella Di Cesare – spiega Pasquale Sabbatino  –  apre nuovi e interessanti orizzonti nel dibattito, oggi più che mai attuale, sul migrare e sull'abitare. In un quadro internazionale, segnato dall'emarginazione degli stranieri in campi di internamento o dalle folli politiche di respingimento, Donatella Di Cesare propone la figura dello straniero residente, che è nell'esilio planetario la condizione politico-esistenziale di ogni uomo, abitante  come straniero e come residente in un nuovo modello di città, nella quale tutti sono ospiti temporanei e nessuno è autoctono».


Redazione

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