"Scritture in transito tra letteratura e cinema". Stanze Vuote

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Giovedì 24 maggio 2018 dalle 13 alle 15 nell'aula Piovani di Studi Umanistici il seminario, "Scritture in transito tra letteratura e cinema", guidato da Silvia Acocella (Letteratura italiana contemporanea) con il supporto di Ludovico Brancaccio (montatore) passerà per stanze rimaste prive della presenza di chi un tempo le abitò.

Mentre crea il vuoto fuori e dentro di sé, Kemal riempie un Museo dell'innocenza di tutte le cose che anche solo sfiorarono la bellissima Fusun, il suo amore impossibile. I ritratti più incantevoli di donne di ogni tempo sono nascosti in un caveau dove, sottratti alla Migliore offerta, prima coprono la solitudine di un uomo e poi, scomparsi dalle pareti, lo condannano all'attesa perenne dell'unica donna vera toccata in quella stanza. Presenze-assenze abitano La stanza di Jacob e Una casa infestata della Woolf, come, qualche anno prima, avevano abitato le camere apparentemente vuote dipinte da Hammershøi: tra corridoi e porte rimaste aperte, resta visibile la scia quasi pulviscolare e ancora luminosa di chi vi è passato e non è stato dimenticato. Le tracce di vite che, invece, nessuno più ricorda sono raccolte, in Still Life, da John May che, per organizzare i funerali di coloro che sono morti soli, visita le loro stanze rimaste vuote, in cerca delle impronte del loro peso terrestre. Intorno a un amore incorporeo gravita il segreto di due amanti che in Ferro 3 entrano di nascosto nelle case e aggiustano oggetti rotti. Dentro lo spazio del silenzio, il riparare diventerà riparo per il loro amore senza peso. Il pieno e il vuoto, in questa undicesima stanza, confinano e si scambiano continuamente di posto. Conserva così tutta la sua concretezza materica il fantasma di A ghost story: è un fantasma che non vuole dissolversi, il lenzuolo è riempito da questa sua ostinazione a restare e aspettare. Seguendo il suo aggirarsi dentro una casa abbandonata, tra le pieghe del suo bianco e del suo silenzio, impariamo a sentire tutta la consistenza dell'invisibile e a vedere dentro il vuoto, dove la perdita può coincidere con il punto di massima tangibilità e le lacrime di disperazione con una carezza che ci raggiunge da lontano. 

Il  seminario  corrisponde a 4CFU ed è aperto a tutti.


Redazione

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