Si inaugurerà martedì 20 marzo 2018 alle ore 15.00, presso l'aula multimediale 342 del Dipartimento di Studi Umanistici (via Porta di Massa 1) dell'Ateneo federiciano, la nuova edizione del Master di II livello in "Drammaturgia e Cinematografia". La cerimonia si aprirà con i saluti di Gaetano Manfredi, Rettore della Federico II, di Arturo De Vivo, Prorettore, e di Edoardo Massimilla, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici. Seguirà la lezione inaugurale di Matteo Palumbo, dal titolo Delitto senza castigo: dal "Pasticciaccio" di Gadda a "Un maledetto imbroglio" di Germi. Pasquale Sabbatino, coordinatore del Master, illustrerà l'offerta didattica e lo svolgimento del percorso di alta formazione professionale.

«Il titolo dell'incontro, Delitto senza castigo, sottolinea l'originalità della questione di cui si parlerà. La trama del romanzo – spiega Matteo Palumbo – poliziesco prevede che, alla fine dell'inchiesta, il colpevole sia individuato e l'ordine, che il delitto ha infranto, sia ristabilito. Un tale schema non è rispettato in Quer pasticciaccio brutto de via Merulana di Carlo Emilio Gadda. Il romanzo, infatti, mentre racconta la storia di due crimini, non offre uno scioglimento rassicurante. Il poliziotto che conduce l'inchiesta, il commissario Ingravallo, è un detective originale. È filosofo più che questurino. Pensa alle concause e alle correlazioni più che alla causa unica e determinante. Questa impostazione gli impedisce di arrivare a conclusioni semplicistiche e troppo nette. Il groviglio dei fatti ha bisogno di una spiegazione profonda, che dia conto della complessità degli eventi e delle loro reciproche relazioni».

Che cosa succede quando il Pasticciaccio diventa un film? Quali sono le soluzioni che il regista, Pietro Germi, sceglie? In che modo egli organizza la trama secondo le regole classiche del genere senza tuttavia rinunciare all'idea di Gadda? Il confronto tra romanzo e film servirà a capire le strade differenti eppure simili che le due opere seguono.