Didattica smart, studente partenopeo primo in Europa

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E' un ricercatore della Federico II, Raffaele di Fuccio, ad aggiudicarsi il contest internazionale "Smart Learning Ecosystem and Regional Development 2017" (SLERD 2017) tenuta ad Aveiro in Portogallo il 22 e 23 giugno 2017. Il Contest premia il miglior prototipo europeo sviluppato per contesti educativi all'interno di ecosistemi smart e centrati sulle persone.

Raffaele Di Fuccio si è da poco addottorato presso il Dipartimento di Studi Umanistici svolgendo la sua ricerca presso il NAC (Natural and Artificial Cognition Lab), laboratorio diretto dal professor Orazio Miglino. Parte del lavoro svolto si è tradotto nella realizzazione della Multisensory Activity Board  MAB il prototipo che gli ha permesso di trionfare in Portogallo.  

Il prototipo proposto è formato da una tavoletta di legno, dall'apparenza vintage, ma con un cuore tecnologico. Infatti al di sotto della lavagnetta bianca dove i bambini possono scrivere con i pennarelli si nasconde un'antenna RFID in grado di riconoscere oggetti di tutti i giorni (i cosidetti Smart Object ossia materiali connessi). Gli oggetti fisici e tangibili diventano dunque lo strumento del bambino per interagire con il computer o il tablet, evitando l'eccessiva focalizzazione sullo schermo e al tempo stesso promuovendo l'esplorazione dello spazio tramite la fisicità e favorendo la collaborazione tra i bambini. 

"Parliamo di un approccio denominato Ibrido - spiega Raffaele Di Fuccio -  a cavallo tra il digitale e il fisico, tramite le interfacce naturali e fisiche (le cosiddette Tangible User Interfaces) che scaturiscono un?azione sullo schermo e un appropriato feedback. Il sistema è concepito per riconoscere materiali tangibili di qualsiasi natura e anche di stampo multisensoriale, in linea con la pedagogia tutta italiana e famosa in tutto il mondo sviluppata più di cento anni fa dalla Montessori. Dunque il sistema è in grado stimolare tutti i sensi umani a partire dall?olfatto, il gusto e il tatto; sensi che spesso vengono poco stimolati nei contesti educativi. Infatti, grazie al prototipo sviluppato dal NAC gli odori, i sapori e i tessuti diventano gli elementi con cui il bambino impara, gioca ed interagisce con il tablet".

La lavagnetta sviluppata da Di Fuccio ha diversi vantaggi: può essere usata sia in contesti educativi formali come le scuole, sia a casa con i propri genitori. Bassi costi del sistema, che si compone di una tavoletta dal prezzo modesto e con materiali che diventano smart grazie ad antenne passive RFID low cost. E' inoltre un sistema completamente inclusivo e flessibile alle esigenze di discenti con bisogni educativi speciali (BES) e con disabilità cognitive e multisensoriali; il sistema permette la valorizzazione degli altri sensi quando alcuni di essi sono compromessi, agevolando l'apprendimento e la riabilitazione.

 

Redazione

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