Premi di Tesi nel Campo della Chimica Industriale

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Il dottorato in Scienze Chimiche - XXXII ciclo - annovera fra i suoi studenti un giovane brillante, Massimo Christian D'Alterio, che è risultato uno dei quattro vincitori della prima edizione dei "Premi di Tesi nel campo della Chimica Industriale", indetta dalla Società Chimica Italiana, Divisione di Chimica Industriale.

Il dottor D'Alterio si è laureato in Scienze e Tecnologie della Chimica Industriale presso l'Ateneo Federico II. Attualmente, svolge il suo progetto di tesi di dottorato sotto la guida del Professor Giovanni Talarico, presso il Dipartimento di Scienze Chimiche, nel gruppo di Fisica dei Polimeri e Chimica Macromolecolare, diretto dal Professore Claudio De Rosa.

La tesi di Laurea con cui D'Alterio ha vinto il premio, dal titolo "Polymorphism and phase transitions in syndiotactic polypropylene: a joint theoretical-experimental study", è stata svolta sotto la guida dei docenti Michele Pavone e Claudio De Rosa.

Nel suo progetto di tesi, il dottor D'Alterio ha studiato il comportamento elastico del Polipropilene Sindiotattico (sPP), il "cugino" del celebre Polipropilene Isotattico (iPP), sostanza che avrebbe modificato profondamente le nostre abitudini di consumo, che fu brevettata e commercializzata come Moplen. Grazie alla scoperta del Polipropilene Isotattico, gli scienziati Karl Ziegler e Giulio Natta furono insigniti del premio Nobel per la Chimica nel 1963. Alla scoperta partecipò l'allora giovane allievo del professor Natta, il professore Paolo Corradini, che ricevette una medaglia d'oro quale riconoscimento della preziosa collaborazione fornita, e avviò nell'allora Istituto di Chimica del nostro Ateneo tematiche di ricerca all'avanguardia a livello mondiale

Il polipropilene sindiotattico è un materiale polimerico semicristallino, e presenta, in quanto tale, un elevato modulo. Tuttavia, a differenza dei consueti materiali polimerici semicristallini (come ad esempio il polipropilene isotattico), le fibre di questo materiale non sono fragili, ma presentano un perfetto comportamento elastico. Il motivo di questo comportamento meccanico così inusuale è basato su di una transizione di fase solido-solido fra due forme cristalline, la forma II e la forma III. La tendenza della fase cristallina in forma III nella fibra deformata a ritornare alla forma II conferisce al materiale un'eccezionale elasticità di natura entalpica, a differenza dall'elasticità degli elastomeri a basso modulo, che è di natura entropica.

Lo studio del dottor D'Alterio, basato su di un approccio teorico-computazionale, ha permesso di chiarire il meccanismo alla base di tale transizione di fase. Le conclusioni tratte dallo studio meccanicistico di tale fenomeno saranno in grado di fornire utili indicazioni per lo sviluppo mirato di materiali polimerici semicristallini che coniughino alto modulo e ritorno elastico.

La consegna del premio avverrà durante il XXVI congresso nazionale della Società Chimica Italiana, che si terrà a Paestum dal 10 al 14 Settembre.

 

Maggiori Informazioni al link:

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