Il secondo appuntamento con le Digital Humanities, si terrà venerdì 24 marzo 2017, alle 15.30, alla Brau – Sala Conferenze, Piazza Bellini, con una lezione di Maria Chiara Scappaticcio, docente all' Università di Napoli Federico II sul tema ‘Itinerari del latino in Oriente. Testi e contesti, lingua e letteratura'.

Che cosa sono in grado di offrire, oggi, le Digital Humanities alla filologia, alla critica, alla storia della letteratura? Quali paradigmi euristici, quali strumenti applicativi, quali strategie di rappresentazione grafica possono costituire un valore aggiunto ai fini sia dell'intelligenza dei testi che della loro trasmissione didattica? Come può un procedimento condotto in camera asettica contribuire a far vedere in modo nuovo un'opera o una serie di opere della tradizione, illuminandone le latenze e dando vita a sorprendenti possibilità di analisi?
Le prime tre lezioni di DH proposte da F2-Cultura, animate da intenti sia sperimentali che divulgativi, sono dedicate alla questione metodologico-pragmatica della visualizzazione: dal «distant reading» di Franco Moretti, che si avvale di tutte le risorse del laboratorio (database, corpora, diagrammi, analisi quantitativa, teoria delle reti) per applicarle a sistemi articolati ed a vaste questioni teoriche, con l'intento di ridisegnare il paesaggio complessivo della storia letteraria; alle sofisticate metodologie di quei filologi che mirano a mettere a disposizione degli studiosi e dei lettori comuni un «ipertesto» multimediale, quanto più affidabile e maneggevole, della Commedia dantesca.

Nel secondo seminario del ciclo, Maria Chiara Scappaticcio racconta un'altra esperienza di lavoro (e un'altra sfida inedita): quella di tracciare, con l'ausilio di immagini digitalizzate di papiri tardoantichi, una mappa dinamica della circolazione del latino nella pars Orientis dell'Impero romano, epoca per epoca, villaggio per villaggio.