A Napoli, la prima telecamera per monitorare il cielo

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Bolidi e meteoriti saranno nell'obiettivo della nuova camera all–sky installata da pochi giorni sul tetto dell'Osservatorio astronomico di Capodimonte dell'Inaf, a Napoli. L'obiettivo grandangolare della camera – la prima in tutto il sud Italia – scruterà il cielo in maniera sistematica per raccogliere quante più informazioni possibili sul flusso e sulle caratteristiche degli oggetti celesti che raggiungono ogni giorno la nostra Terra. L'Inaf di Napoli, attraverso la nuova strumentazione, entra così nel vivo delle attività di monitoraggio del progetto Prisma (Prima rete italiana per la sorveglianza di meteore e atmosfera), che vede coinvolti osservatori astronomici e meteorologici, istituti scolastici e singoli cittadini in una collaborazione nazionale di raccolta e analisi dati unica nel suo genere.

Le osservazioni riguarderanno le meteore, le famose "stelle cadenti", granelli di polvere di pochi milligrammi che, entrando nella nostra atmosfera con velocità di decine di km al secondo, si incendiano per attrito lasciando scie luminose. Dal punto di vista scientifico, lo studio di queste polveri cosmiche è estremamente importante. Sono piccoli frammenti di asteroidi e comete, e cadono in maniera cospicua sul nostro pianeta: circa 40 mila tonnellate di materiale extraterrestre giungono sulla Terra ogni anno.

Quando le meteore superano una certa massa, formano una scia molto più luminosa visibile anche di giorno. In questo caso, si parla di fireball, o bolidi. Alcune queste masse rocciose riescono a raggiungere il suolo terrestre: il tal caso, prendono il nome di meteoriti.

Il progetto Prisma, attraverso la rete di telecamere che sorgeranno su tutto il territorio nazionale, auspicabilmente a circa 100 km di distanza l'una dall'altra, cercherà di determinare le traiettorie e le orbite dei corpi celesti in caduta e l'eventuale area di ritrovamento sul suolo.  Dall'analisi dei meteoriti raccolti a terra – analisi chimica, geologica e morfologica – sarà possibile ottenere numerose informazioni indirette sulla composizione chimica originaria del nostro Sistema solare.

A livello nazionale, il progetto Prisma è coordinato da Daniele Gardiol dell'Inaf di Torino. Il team su Napoli è costituito da Enrico CasconeAndrea Di Dato e Giulio Capasso. Per maggiori informazioni, fare riferimento al sito del progetto: prisma.oato.inaf.it


Redazione

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