L'Università aiuta le aziende a "volare più in alto"

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I risultati di una ricerca svolta con la Federico II, hanno consentito al sito produttivo AvioAero di Pomigliano d'Arco di imporsi sul mercato mondiale per la produzione di nuovi combustori (Leap) per motori aeronautici, come unica alternativa europea rispetto alle grandi case statunitensi e canadesi.

L'integrazione sinergica delle competenze statistiche, tecnologiche e produttive messe in gioco dai soggetti impegnati in tale ricerca ha consentito di realizzare significative innovazioni industriali. Il team di ricerca che ha ottenuto questo strategico risultato è composto da ricercatoridel gruppo di "Statistica per la Ricerca Sperimentale e Tecnologica" del Dipartimento di Ingegneria Industriale della Federico II e del centro di ricerca CIRTIBS e da ingegneri e tecnici AvioAero.

Grazie all'ottenimento di un finanziamento dal Fondo speciale rotativo per l'Innovazione Tecnologica (FIT - PON) del Ministero dello Sviluppo Economico, per il progetto dal titolo "Studio ed impiego di sorgenti laser ad alta brillanza ed efficienza energetica per le lavorazioni di micro-foratura di componentistica aero-motoristica del comparto Aerospaziale" (PON-FIT B01/0707/01-02-03/X17), i tre partner hanno potuto lavorare fianco a fianco portando ciascuno le proprie specifiche competenze. La sistematicità dell'approccio statistico nella pianificazione degli esperimenti e nell'analisi dei risultati ha reso efficiente il processo di acquisizione del know-how competitivo. Lo studio e l'interpretazione tecnologica dei risultati ha reso il team consapevole e confidente nella possibilità di realizzare ulteriori progressi nell'immediato futuro.

L'integrazione è stata la vera chiave del successo. Integrazione non solo di competenze, ma anche di partecipazione al progetto su tutti i livelli. Il progetto ha visto l'attiva collaborazione di professori così come di ricercatori, assegnisti e tesisti. Di dirigenti, così come di quadri, esperti, impiegati ed operai specializzati.

L'introduzione del laser fibra nell'impianto produttivo di Pomigliano d'Arco consentirà di tenere bassi gli investimenti in nuove macchine laser e realizzare parti di combustori per motori aeronautici altamente tecnologici. Grazie ai risultati raggiunti, il sito produttivo di Pomigliano è l'unica alternativa europea agli stabilimenti americani di GEAviation per la produzione dei combustori Leap che utilizzano in maniera intensiva la tecnologia fibra per l'esecuzione dei fori di raffreddamento, tra cui i cosiddetti shapedholes.

Indubbiamente questo è un importante risultato che va ben oltre i singoli soggetti coinvolti, essendo attese significative ricadute sul territorio campano.

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